Note biografiche
Roberto Ghezzi è nato a Cortona nel 1978, dove attualmente vive e lavora.
Inizia a dipingere molto precocemente, frequentando lo studio di scultura e pittura di famiglia. Apprende le basi del disegno e della pittura ad olio dal nonno e dal padre.
Negli anni approfondisce la tecnica del suo linguaggio artistico presso la Scuola della Maestra Alivojvodic all’Istituto d’Arte ” Piero della Francesca” di Arezzo e successivamente frequentando i corsi di nudo, incisione e storia dell’arte presso l’Accademia delle Belle Arti Di Firenze.
Dagli anni Novanta espone con regolarità in personali e collettive, in Italia e all’estero. Attivo in premi e concorsi, ha ottenuto, positivo e crescente riscontro di pubblico e critica, nonchè di galleristi e collezionisti.
Le sue prime opere hanno restituito il paesaggio attraverso il suo sguardo, con una mimesi del dato fenomenico che, negli anni, è andata dissolvendosi assumendo i toni della soggettività e della rarefazione formale.
L’esigenza di confrontarsi, in maniera reiterata, con certi soggetti, diviene parametro di una dinamica evolutiva: stessi temi, diversi livelli concettuali, sempre e costantemente in divenire. La strada percorsa è quella del rinnovamento del concetto di pittura di paesaggio, così che la ripetizione del suo soggetto – il paesaggio appunto – non implica mai la proposta di uno stesso dipinto.
E’ stato indicato dal Prof. Giovanni Faccenda tra gli artisti meritevoli di una segnalazione nell’edizione n° 50 del CAM (Catalogo dell’Arte Moderna, Editoriale Giorgio Mondadori).
Mostre principali
PERSONALI
2014
AbitAr
Palazzo Fiere e Congressi , Arezzo
2013
“De rerum natura”
a cura di Olimpia Bruni
Palazzo Ferretti, Cortona
“Invito al Viaggio”
a cura di Daniela Meli e Tiziana Tommei
Galleria Rielaborando, Arezzo.
2012
“Quello che resta”
a cura di Simone Allegria
Palazzo Ferretti, Cortona
2011
“Dissolvenze dell’anima”
a cura di Nicola Caldarone
Palazzo Ferretti, Cortona
1999
“Luci della città”
a cura di Nicola Caldarone
Palazzo Ferretti, Cortona
1996
“Landscapes ”
a cura di Nicola Caldarone
Palazzo Ferretti, Cortona
1994
“Paesaggi cortonesi”
a cura di Nicola Caldarone
Club Luca Signorelli, Cortona
1992
“Paesaggi cortonesi”
a cura di Nella Nardini Corazza
Club Luca Signorelli, Cortona
COLLETTIVE
2013
“Romantico contemporaneo”
a cura di Igino Materazzi
Circolo artistico, Arezzo
“Chimera Arte ”
Circolo artistico, Arezzo
2012
“Artexpo”
Palazzo delle Fiere e Congressi, Arezzo
“Processi percettivi ”
a cura di Katarina Alivojvodic
Giardini della provincia, Arezzo
“Men at work”
a cura di Matilde Puleo
Piazza S. Agostino, Arezzo
“Affordable Art Fair”
Battersea Park, Londra
2011
“Giorgio Vasari – La Vita….Le Vite”
Chiesa di s. Caterina, Arezzo
2010
“Caravaggio- Ombre e luci”
Chiesa di s. Caterina, Arezzo
1999
“Lions e artisti”
Palazzo Casali, Cortona
ESPOSIZIONI PERMANENTI
Galleria d’arte “La Bottega”
Castellina in Chianti (Si), Via Ferruccio 34/36
Galleria Roberto Ghezzi
Camucia di Cortona (Ar), Via Regina Elena n. 28
PRINCIPALI PREMI E RICONOSCIMENTI
2013
Premio Fighille Arte
Premio acquisto
2012
Premio Chimera Arte
3° premio
Premio Fighille Arte
Premio acquisto
Cromica arte contemporanea
3° premio
2011
Premio Chimera Arte
1° premio giuria popolare e menzione
1999
Premio di pittura città di Fratta
3° premio
1996
Premio di pittura città di Cortona
2° premio
Premio di pittura città di Pian di Scò
5° premio
1992
Premio di pittura città di Badia Prataglia
1° premio
Dicono di lui:
“Ma l’integrità del soggetto rimane e la forza d’espressione non si attenua quando le ventate di colore sembrerebbero turbare i lineamenti e imprimere un andamento misterioso, surreale, a quegli aspetti della natura sottratti dal repertorio di una realtà sconfinata e leggendaria; a tutto vantaggio di una rinnovata forza plastica,e dello spazio che rompe le quinte e disegna l’infinito.In definitiva, ciò che concorre a valorizzare l’arte di R.Ghezzi è il riposo lirico, la gioia dei riflessi, il piacere di sentire un colore dentro l’altro che fanno dei suoi paesaggi l’espressione vera di uno stato d’animo.”
Prof. Nicola Caldarone – Critico d’arte
“Roberto Ghezzi sposta il soggetto della rappresentazione in un altro luogo, oltre la tela, in una realtà parallela e per certi aspetti onirica, di cui l’immagine rappresentata è solo il tramite. Le figure femminili, di profilo, tre-quarti o di spalle, sono le protagoniste di una scena di cui lo spettatore può solo immaginarsi lo svolgimento: uno scorcio fuori dalla finestra, la luce aldilà di una tenda, un sorriso accennato, è tutto quello che si può percepire di una realtà “alternativa” che tende all’infinito.”
Dott. Simone Allegria, Università degli Studi di Siena
“E, ancora, appaganti allo sguardo e ancor più alla mente, si presentano quei paesaggi affidati a respiri di poesia, ora soffusa ora lieve e a giochi di colore, nobilissimi nella loro costruzione certa, anche se un soffio di romanticismo li sfuma in sensibilità sottilissime; sono paesaggi appaganti in quella dissolvenza luminosa capace di riproporre il sospiro ungarettiano del “m’illumino d’immenso”
Prof. Nicola Caldarone – Critico d’Arte
“Nello spazio delle sue tele Roberto Ghezzi stende linee d’orizzonte che si allungano e si dissolvono in profondità, dove gli elementi naturali – l’aria, l’acqua, il vento, le nuvole – si compenetrano, trascolorando l’uno nell’altro. Un senso vitalistico, pertanto, circola nei suoi scorci animati dal volo libero di gabbiani, dal movimento lento e continuo del mare, dal propagarsi della brezza, dal diffondersi della luce aurorale in alternanza a quella crepuscolare, dal susseguirsi delle stagioni .
Ed è proprio in un contesto così fluido, specchio dell’universale ed eterno mutare di tutte le cose che, infine, lo spirito trova il suo appagamento, avvertendo un clima di trascendenza, un forte desiderio di infinito, un’aspirazione all’assoluto.”
Dott.ssa Daniela Meli, Storica dell’Arte Contemporanea
“Giovanissimo e appartenente a quella elitaria avanguardia dell’arte contemporanea che sostiene la forza comunicativa dei mezzi espressivi tradizionali, Roberto Ghezzi si muove in equilibrio tra formalismo e lirismo, alla ricerca del punto d’incontro tra la purezza del segno e il corrispondente stato emotivo dell’essere.La tela e la pittura ad olio sono gli strumenti attraverso i quali l’interiorità e la forma mentis dell’artista trovano concretezza, palesandosi al riguardante.I paesaggi e le figure femminili sono escamotages formali, capaci di veicolare concepts introspettivi, emotivi e cerebrali. La logica spaziale, che sottende la costruzione a piani sovrapposti e coordinate imperniate a fulcri compositivi, struttura la soggettività della creazione, traducendola in un messaggio di portata universale.”
Dott.ssa Tiziana Tommei, Storica dell’Arte Contemporanea
“Roberto Ghezzi consegna metaforicamente un pennello al suo osservatore e una enorme tela per dipingere le sue immagini; che non sono fatte di segni o disegni ma di sensazioni concrete, anche se solo evocate. Storie che trovano nella brevità la chiave di tutto: il concetto viene scolpito, associato ad un’immagine precisa che si cristallizza nell’aria solo un attimo, prima di passare alla sensazione successiva. Una forte, tangibile consapevolezza che ci da’ presto la sensazione di essere entrati in una dimensione differente. Le immagini sono delle istantanee, o meglio, dei cristalli sospesi in aria pronti a scomporsi contro luce e colore.”
Dott.ssa Matilde Puleo, critica d’arte
Siti che parlano di Roberto Ghezzi:
http://www.cerniere-ar.it/file-cerniere/page/interviste.asp?i=i&page=3
http://www.chimeraartearezzo.it/roberto_ghezzi.php
http://issuu.com/oltreriga/docs/agosto2011
http://www.galleria33.it/senza-categoria/roberto-ghezzi-paesaggi-interiori/
http://rielaborandoarte.altervista.org/?p=319
http://www.tuscanantiques.com/articoli.asp?idcat=123
ROBERTO GHEZZI
Biographical notes
Born in Cortona – Arezzo, in 1978, he grew up in the workshop of the sculptor and painter Gino grandfather Ghezzi, learning from him and by his father Alberto, who was also a painter, the basics of drawing and oil painting, deepening then both at the School of the Art Institute Mistress Katarina Alivojvodic Piero della Francesca in Arezzo.
Main exhibitions
SOLO SHOW
2014
Abit Ar
Palazzo Fiere e Congressi, Arezzo
2013
“Invitation to the Voyage”
curated by Daniela Meli and TizianaTommei
Galleria Rielaborando, Arezzo
2012
“What is left”
curated by Dr. Simone Allegria
Palace Ferretti, Cortona
“Perceptual Processes”
curated by Katarina Alivojvodic
Gardens of the Province, Arezzo
2011
“Fades the Soul”
curated by Prof. Nicola Caldarone
Palace Ferretti, Cortona
1996
“Landscapes”
curated by Prof. Nicholas Caldarone
Palace Ferretti, Cortona
GROUP SHOW
2013
“De Rerum Natura”
Palazzo Ferretti, Cortona
“Romance Contemporary”
curated by Igino Materazzi
Artistic Circle, Arezzo
“Arezzo Chimera Art”
Artistic Circle, Arezzo
2012
“Artexpo”
Fiere Congressi Palace, Arezzo
“Men at work”
curated by Matilde Puleo
Piazza S. Agostino, Arezzo
“Affordable Art Fair”
Battersea Park, London
2011
“Giorgio Vasari – The Life … the Lives”
Church of St. Catherine, Arezzo
2010
“Caravaggio: shadows & lights”
Church of St. Catherine, Arezzo
1999
“Lions and artists”
Palazzo Casali, Cortona
“City Lights”
curated by Prof. Nicholas Caldarone
Palace Ferretti, Cortona
1994 & 1992
“Luca Signorelli”, “Landscapes”
curated by Prof. Nardini Corazza
Cortona Club, Cortona
Permanent exhibitions
Art Gallery “La Bottega”
Castellina in Chianti (Si), Via Ferruccio 34/36
Gallery Roberto Ghezzi
Camucia of Cortona (Ar), Via Regina Elena n. 28
Main Awards
2012
Arezzo Chimera Art
3rd prize painting competition
Chromic Artecontemporanea Bibbiena
3rd prize painting competition
2011
Arezzo Chimera Art
1st prize jury painting competition
1999
3rd prize in painting competition city of Fratticciola
1996
2 nd prize painting competition Cortona
5th prize contest of painting the town of Pian di Sco
1992
1 st prize contest of painting the town of Badia Tedalda
About him
“Roberto Ghezzi moves the subject of representation in another place, beyond the canvas, in a parallel reality and for certain aspects dream, of which the image is represented only through. The female figures, in profile, three-quarter or shoulders, are the protagonists of a scene in which the viewer can only imagine the performance: a view out the window, the light beyond a tent, a little smile, that’s all that we can perceive a reality “alternative” tends to infinity. “
Dr. Simone Allegria, University of Siena
“And, again, even more satisfying to the eye and the mind, you have entrusted to those landscapes breaths of poetry, now soft now and slight play of colors, noble in their construction certain, though a whiff of romance fades them in thin sensitivity ; landscapes are rewarding in that fading light to replace all the sigh of Ungaretti “M’illumino d’immenso”
Prof. Nicholas Caldarone – Art Critic
“In the space of his paintings Roberto Ghezzi stretched horizon lines that stretch and dissolve in depth, where the natural elements – air, water, wind, clouds – interpenetrate, trascolorando one in ‘ another. A vitalistic sense, therefore, circulates in its glimpses of characters from the free flight of seagulls, the slow and continuous motion of the sea, by the spread of the breeze, by the spread of auroral light alternating with the twilight, by the succession of the seasons.
It is in a context that is so fluid, mirror of the universal and eternal change of all things, finally, the spirit finds its fulfillment, experiencing a climate of transcendence, a strong desire for the infinite, the absolute aspiration. “
Dr. Daniela Meli, Contemporary Art Historian
“At a very young and belonging to the elitist avant-garde contemporary art that supports the communicative power of the traditional means of expression, Roberto Ghezzi moves in balance between formalism and lyricism, in search of a meeting point between the purity of the sign and the corresponding emotional state being. The canvas and oil painting are the instruments through which the inner and the mindset of the artist are concreteness, palesandosi to riguardante.I landscapes and the female figures are escamotages formal able to convey concepts introspective, emotional and cerebral. The spatial logic, which underlies the construction superimposed levels and coordinates centered at fulcrums compositional structure the subjectivity of creating, translating it into a message of universal significance. “
Dr. Tiziana Tommei, Contemporary Art Historian
“Roberto Ghezzi delivery metaphorically a brush to his observer and a huge canvas to paint his pictures, which are not made of signs or drawings but concrete sensations, even if only evoked. Stories that are in short the key to everything: the concept is carved, combined with an accurate picture which crystallizes in the air just a moment, before moving on to the next sensation. A strong, tangible knowledge that gives us’ soon the feeling of being entered into a different dimension. The images are snapshots, or rather, of the crystals suspended in the air ready to wriggle against light and color. “
Dr. Matilde Puleo, art critic
Sites about Roberto Ghezzi
www.robertoghezzi.it
http://www.cerniere-ar.it/file-cerniere/page/interviste.asp?i=i&page=3
http://www.chimeraartearezzo.it/roberto_ghezzi.php
http://www.galleria33.it/senza-categoria/roberto-ghezzi-paesaggi-interiori/
http://rielaborandoarte.altervista.org/?p=319
http://www.tuscanantiques.com/articoli.asp?idcat=123
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